Christian De Sica – Buon compleanno

Scritto da il 5 Gennaio 2023

 

Christian De Sica, 70 anni, ritmo e musica: cosa ha creato questa combinazione? Il 5 gennaio 1951 nasce a Roma il figlio di Vittorio De Sica e dell’attrice María de la Asunción Mercader Forcada. Oggi quel bambino compie 70 anni ed è conosciuto come Christian De Sica, un artista che ha inventato un genere personale di comicità sfruttando la propria mimica, fisicità e musicalità. Uno stile forgiato dall’esperienza che lo ha reso una vera icona popolare grazie al successo ottenuto al cinema dagli anni ’80 a oggi.

Cpn Jerry Calà Massimo Boldi ed  Ezio Greggio  sul set di Yuppies 2

Cpn Jerry Calà, Massimo Boldi ed  Ezio Greggio  sul set di Yuppies 2  / IPA

Un periodo lunghissimo che lo ha visto partecipare a film come Borotalco del 1982 con la regia di Carlo VerdoneSapore di Mare sempre del 1982, diretto da Carlo Vanzina insieme a Vacanze di Natale del 1983.

Quest’ultimo titolo è il capostipite di una lunga serie che ha dato vita al genere cinematografico definito cinepanettone: film comico di produzione italiana che i dizionari definiscono incentrato su una serie di equivoci e doppi sensi, generalmente a sfondo sessuale, destinato a un pubblico popolare e realizzato appositamente per la programmazione natalizia. Una definizione sintetica che non descrive a pieno la formula di un genere trasformata dalla regia di Carlo VanzinaNeri ParentiEnrico Oldoini in una miniera d’oro.

Vacanze di Natale

Boldi e De Sica in Vacanze di Natale (1983)

In particolare, non rende giustizia alla personalità e alle doti espressive di Christian De Sica. Il cognome che porta lo ha fin dai suoi esordi esposto al paragone con il padre Vittorio, un pilastro del cinema italiano considerato tra gli iniziatori del neorealismo per la regia di Sciuscià (1946), Ladri di Biciclette (1948) e Miracolo a Milano (1951), oltre a essere stato in qualità di interprete l’attore nobile della commedia all’italiana. Christian De Sica non ha mai nascosto la fierezza e il privilegio di essere un figlio d’arte, ma ha sfruttato al meglio il suo volto e il portamento da attore di altri tempi nobilitando con teatrale disinvoltura anche le scene più volgari portate al cinema. Ha lanciato sul grande schermo un genere comico demenziale all’italiana senza rinunciare attraverso lazzi, doppi sensi e mariti nascosti sotto il letto a raccontare gli anni ’80 e ’90.

A spasso nel tempo

Christian De Sica e Massimo Boldi A spasso nel tempoFrancesco Bonfanti

Non esiste la ricetta segreta del cinepanettone perfetto senza l’ingrediente principale del suo stile. Christian ha un pregio comico raro: il senso del ritmo e della musica. Recita con il corpo, la mimica facciale, i cambi di tono e continue variazioni che lo rendono leggero e sempre al di sopra rispetto alla situazione rappresentata. Il racconto ammicca al grande pubblico, ma lui resta il personaggio che racconta vizi e virtù degli italiani attraverso le pellicole comiche, fino a variare il tema sotto la regia di Fausto Brizzi nel film Poveri ma Ricchi del 2016, in cui interpreta la parte di un padre che vince 100 milioni di euro e si trova con la famiglia a vivere le contraddizioni e le abitudini dei nuovi ricchi.

Dopo una lunga serie di film che raccontano gli anni ’80, De Sica passa alla regia con una serie di film meno fortunati al botteghino ma fondamentali per comprendere il suo estro: Faccione (1990), Il Conte Max (1991), Ricky e Barabba (1992), Uomini Uomini Uomini (1995), Tre (1996) e Simpatici & Antipatici (1998). Il remake de Il Conte Max oltre a essere un omaggio al padre, protagonista nel film originale del 1957, è il momento in cui vediamo la matrice comica da cui ha attinto Christian.

Christian De Sica

Christian De Sica 

Resta lo stampo dell’uomo che aspira a essere molto al di sopra delle proprie possibilità, ambisce al lusso e studia perfino da nobile trasformando l’equivoco in una missione esistenziale. L’esuberanza di Christian riesce poi a mettere in ridicolo tutto l’universo in cui si ambientano le sue storie rendendolo grottesco e al limite del paradossale. Un’operazione rischiosa che non ha mai convinto la critica, ma è riuscita a durare nel tempo fino all’ultima sfida in tempi di Covid con il film in cui è tornato a duettare con l’eterno compagno Massimo BoldiIn Vacanza su Marte.

Il tempo obbliga Christian a trovare formule più attuali oltre alla riproposizione delle ricette care al pubblico. Nei prossimi anni non sarà solo l’amarcord o l’esperienza a permettergli di regalare nuove emozioni, ma il suo senso del ritmo e la forza di un volto che ha fatto della nobiltà decaduta il proprio elisir di eterna giovinezza.


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