Handanovic beccato nel tunnel con l’arbitro Sozza prima di Inter-Napoli: “Mi raccomando…”

Scritto da il 5 Gennaio 2023

Le telecamere trasmettono in diretta cosa accade in quegli istanti che a San Siro precedono la partita di campionato. Dal fondo del corridoio sbuca il portiere dell’Inter e si rivolge al direttore di gara.

 


Il portiere dell’Inter, Samir Handanovic, si rivolge all’arbitro Sozza a pochi istanti dall’inizio della partita col Napoli.

Inter e Napoli sono ancora nel tunnel, stanno per entrare in campo per il big match della sedicesima giornata di campionato, la prima dopo la sosta per i Mondiali. I calciatori titolari sono raggruppati, gli altri si avviano alla spicciolata verso le rispettive panchine. Manca poco al fischio d’inizio. Il direttore di gara, Sozza, e i collaboratori sono davanti alle due file, attendono solo il momento giusto per mettere piede sul rettangolo verde.

Le telecamere della Lega Serie A trasmettono in diretta cosa accade in quegli istanti che precedono l’incontro. L’immagine è fissa sul corridoio e si nota che dal fondo spunta la sagoma di Samir Handanovic. Il portiere dell’Inter avanza salutando qualche avversario, a Giovanni Di Lorenzo (capitano dei partenopei) stringe anche la mano poi guarda fisso davanti a sé e si lascia sfuggire una battuta/raccomandazione.

Il direttore di gara saluta i calciatori, è pronto per arbitrare la sfida di San Siro.

“Sozza… mi raccomando, fischia pochissimo oggi… eh”, dice l’estremo difensore sloveno all’arbitro la cui designazione alla vigilia aveva sollevato perplessità da ambienti napoletani. Promosso internazionale da pochi giorni, Inter-Napoli per lui era una sorta di ‘prova del 9′ sia per l’importanza della posta in palio sia per la grande attenzione che c’era sul match. L’ha superata senza infamia e senza lode, beneficiando di un andamento di gara durante la quale non ci sono stati episodi clamorosi né altri avvelenati o altri ancora di dubbia valutazione.

La gara non è stata particolarmente difficile, caratterizzata da molti contatti fisici (soprattutto quelli tra Skriniar e Kvaratskhelia nelle battute iniziali hanno alimentato le proteste dei partenopei per l’eccessiva indulgenza) ma Sozza ha adottato un metro di giudizio abbastanza chiaro e uniforme: lasciar giocare evitando di intervenire per sanzionare i cosiddetti falli non troppo gravi e scegliendo quello che in gergo viene definito “atteggiamento conservativo”.

Il numero uno dei nerazzurri incrocia lo sguardo del direttore di gara gli fa una raccomandanzione.

 

Saranno appena 19 i falli fischiati nel complesso (12 all’Inter e 7 al Napoli): quanto alla valutazione sulla gestione dell’incontro, il suo operato si movimenta solo nel concitato finale quando deve estrarre quatto cartellini gialli in pochi minuti.

Lo fa per sedare i bollenti spiriti e spegnere sul nascere la deriva nervosa di quei momenti molto delicati: prima ammonizione comminata a Barella (protesta eccessiva su una presunta scorrettezza subita da Correa) poi arriva il giallo anche per Di Lorenzo e Kim del Napoli, Dumfries dell’Inter (in precedenza a ricevere il cartellino giallo era stato Dzeko per fallo su Rrahmani).

Inter–Napoli sta per iniziare, l’arbitro Sozza attende il momento giusto per entrare in campo.

Nessun dubbio sulla rete del vantaggio (e della vittoria) dei nerazzurri: Mkhitaryan innesca Dimarco che parte in posizione regolare e serve un assist perfetto per Dzeko.

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